IL TIROLO

A MILANO

... benvenuti in Tirolo !

FAQ
Proponiamo una serie di risposte che abbiamo voluto redarre pensando a delle Vostre ipotetiche domande.

Il Negozio
Qual'è l'orario di apertura del punto vendita?
L'orario di apertura al pubblico è disponibile nella pagina dedicata al negozio, dove viene tenuto aggiornato in caso di modifiche.
Il punto vendita è aperto anche la domenica?
Generalmente il punto vendita rimane chiuso la domenica e il lunedì mattina. Nella pagina dedicata al negozio potrete trovare la lista aggiornata di tutte le eventuali aperture straordinarie che sono previste.
Il punto vendita è accessibile anche ai disabili?
In negozio è disponibile una rampa mobile che all’occorrenza può essere posizionata dal personale in pochi secondi per agevolare l’ingresso a tutti coloro che devono fare uso della carrozella.
Sono ammessi animali domestici all'interno del punto vendita?
Gli animali domestici sono ammessi solo se condotti al guinzaglio. All’interno del punto vendita rimane comunque vietato introdurli nel corner dedicato ai prodotti tipici alimentari.
Acquisti e Pagamenti
Si possono eseguire degli acquisti anche tramite internet?
Al momento è possibile fare acquisti presso il punto vendita di Viale Coni Zugna 62 a Milano e tramite il nostro sito internet.

La vendita on-line è stata attivata da poco e al momento copre solo una piccolissima parte del nostro assortimento. Gli acquisti on-line sono inoltre dedicati esclusivamente a coloro che sono residenti in Italia.
Quali pagamenti elettronici vengono accettati?
Possono essere eseguiti pagamenti elettronici tramite:
  • PagoBancomat
  • BancoPosta
  • Circuito MasterCard
  • Circuito VISA
  • Circuito Maestro
Gli acquisti possono essere pagati con un assegno?
Dopo che in più di una occasione abbiamo perso del denaro nonostante le precauzioni del caso, come ad esempio la fotocopia della carta d'identità (falsa pure quella), è stato deciso di non accettare più come metodo di pagamento l'assegno bancario.
Rapporti con la clientela
CAMBIO MERCE
Quando è obbligatorio cambiare la merce e quando invece è obbligatorio restituire il prezzo pagato?
Il decreto legislativo 206/05 (Codice del consumo) stabilisce in sintesi che, in caso di "vizi di conformità" del bene e sempre se si tratti di vizi non individuabili al momento dell'acquisto, il consumatore ha il diritto di richiedere a sua scelta uno dei seguenti rimedi presentando il relativo scontrino fiscale o fattura d'acquisto:
  • riparazione del prodotto (la riparazione deve ricostituire totalmente la conformità del prodotto stesso).
  • sostituzione del prodotto acquistato con un bene identico o con un altro bene di pari valore.
Il consumatore potrà inoltre richiedere la restituzione del prezzo pagato o una sua congrua riduzione quando i rimedi sopra citati risultino essere:
  • impossibili da attuare.
  • effettuati entro termini non congrui.
  • effettuati con chiari e notevoli inconvenienti per l'acquirente.
Il venditore è responsabile nei confronti del consumatore quando il vizio di conformità si manifesta entro il termine di due anni dall'acquisto del bene.

Il consumatore ha l'obbligo, a pena di decadenza dei suoi diritti, di denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla scoperta del vizio occulto.
CAMBIO MERCE PER CORTESIA
A una richiesta del cliente di cambio merce non derivante da vizi come si deve comportare il venditore?
Fermo restando che l'obbligo di cambiare la merce vige solo in conseguenza di vizi del bene venduto è assai frequente che vengano sostituiti anche dei beni perfettamente integri che siano accompagnati dal relativo scontrino fiscale.

In questo caso la regola è molto semplice: le concessioni, in quanto tali, vengono stabilite dal venditore.

Sono quindi lecite e pienamente valide le più disparate regole che ogni venditore decide di applicare nel proprio esercizio commerciale in deroga a quanto stabilito dalla legge.

Alcuni esempi possono essere "si cambia entro 8 giorni dalla data di acquisto", "non si fanno cambi il sabato e i festivi", "i cambi si eseguono entro il ......", " non si cambia la merce scontata", e così via.
ACCONTO E CAPARRA
Quando il consumatore paga al venditore solo una parte del prezzo per "fermare" il prodotto, quanto tempo ha per ritirarlo?
Il nostro ordinamento giuridico stabilisce che qualsiasi bene acquistato e lasciato in deposito presso il venditore è già di proprietà dell'acquirente, anche se non è stato totalmente pagato.

Rimane quindi chiaro che non esiste un termine di scadenza entro il quale l'acquirente deve perfezionare la vendita con il pagamento del residuo e il contestuale ritiro del bene.

Bisogna far comunque presente che il venditore ha l'eventuale facoltà di scegliere a sua discrezione tra due differenti diciture, non obbligatorie, che può apporre sulla ricevuta che per legge è tenuto a rilasciare all'acquirente:
  • Acconto
  • Caparra confirmatoria
Nel caso quindi la ricevuta porti la dicitura "acconto" viene in sostanza stabilito il principio di cui sopra, in virtù del quale il bene acquistato deve essere considerato già da quel momento di proprietà dell'acquirente.

Nel caso invece la ricevuta porti la dicitura "caparra confirmatoria" e vi sia la data entro la quale deve avvenire il pagamento a saldo del prezzo totale, si è difronte ad un semplice compromesso nel quale l'acquisto non può dirsi affatto perfezionato e la data fissata è da considerarsi a tutti gli effetti come un termine perentorio.

Nel caso quindi l'acquirente non rispetti questo termine perde il diritto alla caparra versata e il venditore sarà altresì legittimato alla vendita del prodotto ad un altro acquirente sin dal giorno dopo la scadenza indicata sulla ricevuta.
DIRITTO DI RECESSO
Quando il consumatore può esercitare il diritto di recesso entro i 14 giorni dall'acquisto?
Il decreto legislativo 206/05 (Codice del consumo) prevede un "diritto di recesso" unilaterale ed incondizionato entro 14 giorni dalla data di acquisto con relativo rimborso del prezzo pagato per i contratti che vengono stipulati tra un operatore commerciale ed un consumatore finale, riguardanti la fornitura di beni o la prestazione di servizi, in una delle seguenti forme:
  • durante la visita dell'operatore commerciale presso il domicilio del consumatore stesso o di un altro consumatore, oppure sul posto di lavoro del consumatore o nei locali in cui il consumatore si trovi, anche temporaneamente, per motivi di lavoro, di studio o di cura.
  • durante un'escursione organizzata dall'operatore commerciale al di fuori dei propri locali commerciali di vendita.
  • in area pubblica o aperta al pubblico, mediante sottoscrizione di una nota d'ordine, comunque denominata.
  • per corrispondenza o, comunque, in base ad un catalogo che il consumatore ha avuto modo di consultare senza la presenza dell'operatore commerciale.
  • attraverso l'impiego di una qualsiasi tecnica di comunicazione a distanza, ivi compreso il mezzo televisivo o altri mezzi audiovisivi, e per via elettronica (e-commerce).
Bisogna precisare inoltre che il "diritto di recesso" deve essere esercitato dal consumatore attraverso l'invio di una comunicazione scritta mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

In luogo della comunicazione scritta è consentito l'esercizio del recesso attraverso la restituzione del bene (sempre entro il termine dei 10 giorni) solo se espressamente previsto nell'offerta sottoscritta dal consumatore.
IL TIROLO A MILANO
Come ha deciso di rapportarsi l'azienda nei confronti dei suoi clienti?
Per quanto riguarda i prodotti che tratteniamo in deposito a fronte di un pagamento parziale da parte del cliente, viene rilasciata una ricevuta con la dicitura "caparra confirmatoria" e una data, entro la quale dovrà essere saldato il prezzo totale e ritirato il prodotto, posticipata di 120 giorni rispetto alla data di emissione.

Per quanto riguarda i cambi merce sostituiamo tutti gli articoli acquistati dai nostri clienti tenendo però conto di quanto segue:
  • che sia stato conservato il relativo scontrino fiscale.
  • che non siano trascorsi più di 10 giorni dalla data di acquisto. fatta eccezione per il periodo natalizio in cui viene definito come termine massimo il giorno 31 dicembre.
  • che la merce non sia stata appositamente ordinata, confezionata o modificata per il cliente.
  • che la merce sia resa nella sua confezione originale.
  • che non siano state staccate etichette, sigilli di garanzia e tutto quanto risulti indispensabile ad attestare che la merce non è stata utilizzata.
  • che il prodotto non faccia parte del reparto dedicato agli alimentari.
Durante il periodo dei saldi e delle eventuali vendite promozionali non sono previsti cambi merce salvo precise deroghe da concordarsi all'atto della vendita e che verranno segnate sullo scontrino fiscale.